Perché non usiamo la profondità? Perché i nostri giocatori servono gli attaccanti ma poi non accorciano per andare a prendere il passaggio di ritorno? Forse questo esercizio ci può dare una mano. Ci sarà un po’ di difficoltà all’inizio, ma ripetendolo costantemente i risultati saranno visibili.
Preparazione:
Campetto disegnato con i cinesini, dimensioni variabili a seconda dell’età del gruppo e delle capacità.
2 porticine.
Svolgimento:
All’interno del campetto si gioca una partitella 2vs2, rossi contro blu (nella figura).
Ogni squadra ha 2 giocatori sul fondo del campo, ai lati della porta che attacca. Essi svolgono il ruolo di “sponde”: il goal è valido solo se arriva da una combinazione con una delle due sponde, che si possono muovere lungo il lato di loro competenza, per cercare di facilitare il gioco dei compagni (si possono muovere solo sul fondo del campo, uno a destra della porta e uno a sinistra).
E’ facile capire che questo esercizio ricalca situazioni assai ricorrenti in partita: il concetto è quello di invogliare i giocatori a passare la palla in profondità agli attaccanti, e poi seguire l’azione, andando a ricevere il passaggio di ritorno per poter fare goal.
Molto spesso capita che i ragazzi riescano a giocare palla in avanti, ma poi si dimentichino di andare ad “accorciare”, cioè di accompagnare in avanti l’azione per creare superiorità numerica o segnare.
ATTENZIONE:
Non è obbligatorio triangolare (figura 1).
Il goal può arrivare anche grazie alla ricerca del terzo uomo: io gioco la palla alla sponda, che la passa al centro al mio compagno, il quale fa goal (figura 2).
figura 1
figura 2
Questa partita a tema richiede tempo: all’inizio ci saranno difficoltà, i ragazzini ci metteranno un pochino ad apprendere e scoprire il vero senso di questa partita, ma se si ha pazienza i risultati arrivano. Il ritmo gradualmente aumenta e inconsapevolmente i nostri giocatori cercheranno subito la profondità per andare a segnare.
