Il metodo delle stazioni ci consente di far ripetere il gesto tecnico molte più volte: ciò vuol dire imparare prima e divertirsi di più, senza perdere tempo inutile stando in fila.
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Preparazione:
Creiamo tre stazioni, a nostro piacere: possono essere dei percorsi tecnici oppure motori, o anche tutti e due insieme. Alla fine dei percorsi consiglio di inserire un obiettivo, ad esempio in questo caso ho sistemato delle porticine a 8 mt, cosicché finito il percorso i bambini devono calciare di interno piede e fare goal (obiettivo passaggio).
Svolgimento:
I primi bambini di ogni stazione partono contemporaneamente. Una volta eseguiti i percorsi e completati i loro obiettivi, possono passare alla seconda stazione. E successivamente alla terza. Chiaramente dobbiamo prestabilire un ordine
(ad es. slalom giallo —> aste blu —> slalom rosso)
in questo modo ci saranno veramente poche pause e tutti i nostri allievi saranno impegnati.
Dovremo essere bravi noi istruttori, perché è difficile riuscire da soli a controllare più stazioni, ma credo sia molto meglio che i bambini svolgano una conduzione palla, magari anche non perfettamente, piuttosto che stare in coda e litigare con i loro compagni. E comunque con un po’ di sforzo riusciamo benissimo a controllare tutti e correggere se necessario.
Conclusioni:
Il metodo delle stazioni si può applicare in diverse forme e per infiniti obiettivi. Può essere veramente rivoluzionario per il nostro modo di insegnare, anche perché, in tutta franchezza nel 2015 non è bello vedere un bambino che svolge l’esercizio e gli altri che guardano. Con il poco tempo che abbiamo a disposizione diventa fondamentale riuscire a coinvolgere più allievi possibile contemporaneamente.